-->
Bambuonline : prodotti biologici per la cura del verde, vendita bambù, trapianti di grandi alberi. Tutto per la cura del verde
Bambuonline Network:    biogarden.it    bambuonline.it   
 

Bambuonline.it 

arredare, creare siepi o barriere, consolidare terreni o scarpate con il bambù:
oltre 90 varietà certificate per tutte le esigenze di progettazi

Home
Chi siamo
Impianto Bambù
Crescita Bambù
Cure colturali
Siepi e barriere
Bambù in vaso
Resistenza al freddo
Bambù Nani
Bambù piccoli
Bambù medi
Bambù giganti
Guida all'utilizzo
Acquisto Bambù
Come contattarci

 

MANUTENZIONE DEI BAMBU’

La lavorazione profonda del suolo in prossimità dei bambù è assolutamente da evitare, dato che danneggerebbe i rizomi che sono relativamente superficiali.

Il diserbo non è necessario che nei primi due anni dall’impianto. In seguito, il bambù prende il sopravvento e l’erba non ricaccia più.Le foglie che si accumulano ai piedi dei fusti devono essere lasciate sul posto, dato che mantengono l’umidità e, decomponendosi, arricchiscono il terreno in humus. Impediscono inoltre all’erba di spuntare.

Per evitare che un bambù si allarghi eccessivamente, è sufficiente tagliare alla loro comparsa i giovani germogli ancora teneri che spuntano nelle zone in cui non sono desiderati. Molto spesso è sufficiente circoscrivere la zona destinata al bambù con un piccolo fosso di 25 cm di profondità per evitare che i rizomi “scappino”.

Ogni autunno si dovranno strappare i rizomi che avranno tentato di attraversare il fosso.

I bambù apprezzano la fertilizzazione. Un apporto di letame o concime alla fine dell’inverno è generalmente sufficiente (concime di tipo 10/5/5). I bambù che superano i 5 metri di altezza all’impianto dovranno essere sia controventati sia, se sono raggruppati in più di tre vasi, tenuti insieme tra di loro con aste in bambù ( vedi foto qui sotto). Quest’ultima soluzione ha incontrato il favore dei puristi che evitano così quegli sventurati cavi spesso fastidiosi per la manutenzione.

IRRIGAZIONE

La frequenza delle irrigazioni è in funzione non solamente della specie ma anche della capacità di ritenzione idrica del suolo, così come delle condizioni climatiche locali ( pluviometria, vento, calore, …). Tutti i bambù possono essere irrigati per aspersione o goccia a goccia. I bambù in vaso o in vasca hanno bisogno di irrigazioni più frequenti che in piena terra.

POTATURA DEI BAMBU’

Come regola generale, i bambù nani sono più belli se vengono tagliati ogni anno alla fine dell’inverno. Si devono tagliare rasoterra. (Questa operazione può essere fatta anche ogni due anni). Hanno allora un aspetto più compatto ed un fogliame più fitto.

Gli altri bambù, piccolo, medi o giganti, possono pure essere tagliati, vuoi per una siepe, vuoi per limitare lo sviluppo della pianta nel vaso o in un piccolo giardino, vuoi per dar loro una forma particolare.

Il taglio si esegue non appena i giovani germogli hanno terminato la loro crescita e quando si sviluppano le prime foglie.

Il vantaggio della potatura del bambù è che non ha bisogno di ulteriori interventi nel corso dell’anno; tutt’al più si potrà fare un nuovo intervento qualche giorno dopo il primo, nel caso in cui si fossero ancora sviluppati nuovi germogli. La potatura, oltre a modificare il portamento della pianta, ha anche l’effetto di infittire il fogliame.

SE IL VOSTRO BAMBU’ DEPERISCE !

Un bambù che deperisce fa una meschina figura. Non si deve tuttavia ingannarsi e confondere il rinnovo delle foglie con un eventuale deperimento. Questa confusione è tanto maggiore dato che il bambù rinnova le foglie in un periodo in cui la natura ci ha poco abituati a vedere cambi di abbigliamento, vale a dire in primavera ed al principio dell’estate. Gli Asiatici dicono che la primavera è l’autunno del bambù. Le nuove foglie rimpiazzano immediatamente quelle vecchie in modo tale che i culmi non restano mai spogli. Con certe specie come Phyllostachys pubescens succede che i culmi restino spogli per qualche giorno. Ma vi sono sempre culmi più precoci di altri in modo tale che l’insieme non è mai totalmente defogliato.

Allorché un bambù perde le sue foglie, soprattutto al di fuori della normale stagione, si deve verificare che le gemme all’estremità delle ramificazioni si sviluppino per poter rinnovare il fogliame. Se così fosse, non si è trattato che di uno stress passeggero senza gravi conseguenze. Altrimenti questo deperimento potrebbe essere dovuto ad un eccesso d’acqua che ha provocato asfissia. Se ne può assicurarsene strappando tutta o una parte della pianta. Se rilasciasse un odore simile a quello della formalina, non ci sono dubbi al riguardo: i rizomi sono rimasti senza aria. Non c’è allora più nulla da fare per la pianta. Si dovrà allora evitare di ripiantare nello stesso punto senza aver prima ben drenato. All’inverso: la mancanza d’acqua può portare alla perdita della pianta, soprattutto dopo l’impianto, se non viene fornita correttamente l’irrigazione (l’acqua di irrigazione deve attraversare la zolla dove sono i rizomi e le radici) la zolla si può disseccare e il bambù morire di sete.

Un altro caso di deperimento potrebbe essere dovuto a prodotti tossici: diserbanti, detergenti o cloro.

Insetti, animali nocivi e malattie possono anche loro compromettere la salute dei bambù. Sono fortunatamente pochi, e non è necessario trattare preventivamente in condizioni normali. Gli afidi si possono incontrare sull’estremità dei giovani germogli e sulla pagina inferiore delle foglie. La fumaggine si sviluppa sulle secrezioni degli afidi formando una pellicola nera che turba l’effetto ornamentale della pianta. L’introduzione di coccinelle è sufficiente a  limitare il danno. I trattamenti aficidi  ben mirati sono anch’essi molto efficaci.

La fioritura potrebbe essere causa di deperimento del bambù, ma fortunatamente non tutti i bambù che fioriscono sono condannati a sparire.

Le cocciniglie colpiscono specificamente alcune parti della pianta come l’inserzione dei rami o sotto le guaine protettrici. Esse non sono facili da eliminare. Si deve spesso fare ricorso ad un prodotto sistemico per sbarazzarsene.

Gli  acari: li troviamo soprattutto negli appartamenti, si evolvono sulla pagina inferiore delle foglie e sono generalmente facili da eliminare con l’applicazione di una acaricida e con l’aumento dell’umidità dell’ambiente.

All’esterno si può trovare un acaro specifico del bambù, (Schizotetranycus celarius) che colpisce le foglie segnandole da parte a parte con dei piccoli rettangoli depigmentati. Gli acaricidi sono efficaci, ma la totale eradicazione è attualmente illusoria.

I parassiti del terreno, come i vermi bianchi, possono attaccarsi alle radici. Essi sono da temere soprattutto il primo anno di impianto, dato che la pianta non è ancora molto sviluppata.

I nemici dei giovani germogli: oltre ai buongustai, ci sono pure altri amatori dei giovani germogli: topi di campagna, nutrie, cervidi, cinghiali, scoiattoli, ecc… A ciascuno la propria personale strategia per limitare i danni.

 

Ecoiatros srl -Via Soriani 40, 20086 Motta Visconti (MI), tel 02-90009194, tel/fax  02-90008737 ; P.I. 10906160154-capitale sociale €. 10.200 interamente versato; registro imprese di Milano n. 1418014, mail  info@bambuonline.it